I droni sono tutti uguali?

Purtroppo, o per fortuna, no.
Esistono molti tipi di drone, differenti modelli, con differenti funzioni e prestazioni.
Alcuni droni sono legalmente abilitati ad effettuare alcuni tipi di operazioni, altri sono abilitati ad effettuarne altre.
Lo stesso modello di drone può avere due versioni diverse di software che ne determinano la subcategoria ed i limiti operativi. Un esempio è il DJI Mini 4 Pro, che in modo del tutto irriconoscibile se non per una minuscola etichetta, può essere classificato nella subcategoria C0 oppure C1, il ché gli conferisce diversi limiti operativi.
Lo stesso vale nel mondo enterprise: un DJI Matrice 4 nasce C2 e può essere modificato (terminatore di volo e paracadute) e riclassificato per volare in subcategoria C5. Ne derivano importanti cambiamenti operativi: alcuni limiti vengono tolti ed altri introdotti. Non è poi così improbabile la necessità di dotarsi due droni identici con due classificazioni diverse.
Riguardo ai costi, infine, un piccolo drone da selfie (che segue le stesse regole degli altri, essendo considerato un velivolo) arriva a costare meno di € 150, un drone agricolo con una portata di carico di 100 Kg non costa meno di € 65.000 con una dotazione minima di accessori mediamente necessari per farlo lavorare.